La forma archetipa del vaso è il punto di partenza per un esercizio creativo attorno alle forme del marmo e della pietra naturale. Cambiovaso è la collezione di 30 vasi progettati da altrettanti designer coordinati da gumdesign.
C’è il vaso di Enzo Mari, tondo, liscio, monolitico, che esalta le venature del Bianco Statuario.
Quello di El Ultimo Grito si chiama Vaso Caso, è in Bardiglio Nuvolato e sfaccettato, “congelato nella sua materia, come i resti di un antico manufatto non rinvenuto a Pompei o formazione lavica propria del Vesuvio”.
Vaso Paso, di Lorenzo Palmeri è in Bianco Carrara e Sand Beach, ha “radici nomadi, in potenza di movimento, anzi sta camminando o forse, addirittura ballando, perso in qualche antica danza della terra o immerso in qualche rito ancestrale della fertilità”.
Guglielmo Renzi ha lavorato sul vuoto di materia: con Vaso Vado “a noi rimane solo lo spazio utile per poter collocare una rosa”, in Bianco Calacatta.
Vaso Vano/Vasonova, di Setsu e Shinobu Ito “perde la sua funzione di contenitore, in quanto è completamente aperto, e mette in mostra il suo contenuto”, il suo sviluppo esalta le qualità estetiche naturali del marmo Bianco Carrara.
Il Vaso Vasi/Trevaso di Giulio Iacchetti, in Bianco Statuario, è un unico pezzo ma in realtà tre vasi uno dentro l’altro, “per una fantasia di cerchi d’erba concentrici e fiore centrale solista”.
Marta Laudani e Marco Romanelli hanno sovvertito la tradizionale verticalità: Vaso Raso si allarga radente al suolo, “è scolpito nel marmo Bianco Carrara come a fermare una piega del territorio. L’occhio dell’osservatore, ben prima di giungere al culmine fiorito, si perde lungo le vene della materia in cui pare scorrere linfa nutritiva”…
Questi sono alcuni dei 30 pezzi emersi dal lavoro dei designer che, coinvolti da gumdesign, hanno giocato con la parola vaso modificandone una lettera per arrivare a cambiarne il significato. Ma soprattutto si sono confrontati con la forma di questo oggetto indagando le potenzialità espressive del marmo, in un confronto creativo con le tecnologie artigianali e industriali.
La collezione Cambiovaso, avviata nel 2008, è editata in serie limitata da UpGroup.
Crediti fotografici © Matteo Baldini
