Design

La pietra, materiale della durata e della memoria

Lavorazioni a controllo numerico e antiche tecniche di lavorazione si incontrano per dare vita a oggetti di alta qualità estetica. I complementi, gli accessori, gli arredi e i rivestimenti in pietra naturale disegnati da Martinelli Venezia.
“Pensare alla sostenibilità di un prodotto in termini etici, ovvero cercando di perseguire come obiettivo la qualità del progetto – intesa come ricerca di equilibrio tra giusta forma, funzione, tecnologia e produzione – è un concetto applicabile a tutto il mondo della progettazione”.
Parte da qui l’attività dello Studio Martinelli Venezia, per proseguire in un dialogo costante tra tradizione e cultura locale, proprietà dei materiali e possibilità tecniche dei processi produttivi. A partire dal territorio di azione, fra Milano e Palermo, industria e saperi antichi…

Fondato nel 2015 dagli architetti Carolina Martinelli e Vittorio Venezia, lo studio è art director di Lithea, marchio siciliano che modula design industriale e antiche tecniche e trasforma materiali pregiati come la pietra lavica, la pietra pece, il marmo nero Portoro, il bianco di Carrara, la pietra di Comiso, la grigio Tunisi, in texture, rivestimenti, oggetti, elementi d’arredo.
“Tutte le volte che affrontiamo un nuovo lavoro, ci chiediamo prima che cosa vogliamo ottenere. Ci piace portare al limite le lavorazioni di un materiale o di una produzione per generare nuove forme inedite e inaspettate che producono una sorta di effetto sorpresa in chi le guarda. Molte volte, però, il progetto diviene solo un pretesto per raccontare un luogo o una realtà artigianale o aziendale”.
Dalla matita di Martinelli Venezia nascono fra il 2018 e il 2020 diversi affascinanti progetti come le decorazioni rosse di Tarsie Geometriche, ottenute “incastonando” del mastice colorato nella superficie della pietra lavica dell’Etna.
Il progetto rielabora le tradizionali lavorazioni lapidee e in particolare la tecnica dell’intarsio, interpretando questa antica arte attraverso l’utilizzo del mastice colorato per il riempimento al posto degli altri materiali tipicamente impiegati nelle decorazioni a incastro. Della collezione fanno parte anche i vasi e lo sgabello.
Tracce è il rivestimento modulare in pietra incisa i cui segni fanno riferimento a elementi tipici del paesaggio pantesco, come tracce di memorie. Le lastre da 400x800x20 mm sono in marmo Nero Marquinia in onore di Pantelleria, “perla nera” del Mediterraneo.

Le Maioliche di Pietra sono piastrelle modulari in pietra lavica, bianco Carrara, crema Tunisi dai motivi grafici tridimensionali assemblabili in molteplici composizioni. “Il progetto nasce dal ricordo di una piccola casa-museo di un collezionista di maioliche, nascosta in un palazzo settecentesco nel centro storico di Palermo. In quella casa, racchiuso nelle sue stanze, c’è tutto il Mediterraneo: una varietà simbolica e geografica che – attraverso forme, materiali, colori e tratti grafici – narra di provenienze e tradizioni diverse”.

Di Sabrina Sciama

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