Architettura

La parete in pietra di Trani

Le pareti di pietra di Trani lavorata a spacco contribuiscono a creare la nuova identità degli spazi di una villa monofamiliare a Mendrisio.
“Credo che la vera architettura non possa fermarsi alle superfici esterne di una casa, ma debba svolgersi, come un nastro di Moebius, dall’esterno verso l’interno, senza soluzione di continuità. Nei miei progetti l’esterno trova sempre il suo naturale omologo interno. Ma più che una semplice corrispondenza (il vuoto che riflette il pieno) mi piace lavorare su due trait d’union basilari: la luce e i materiali naturali”…

Parte da questo filo conduttore ogni progetto di Federico Delrosso. Nel caso dell’ampliamento e ristrutturazione della villa monofamiliare di Mendrisio si esprime attraverso modifiche sostanziali dell’edificio originario, costruito negli anni ’80. Con l’intento di mostrare “l’aspetto più primordiale dell’architettura” l’architetto ha scelto la pietra di Trani (la stessa dell’omonima cattedrale), lavorata a spacco. Essa si confronta con un “esoscheletro in ferro” usato per creare balconi, ballatoio, e portico su giardino, a rappresentare l’elemento industriale e più recente dell’architettura.

Le pareti strombate in Pietra di Trani ripercorrono un muro preesistente e seguono l’andamento verticale e orizzontale dei nuovi volumi aggiunti dall’intervento di ristrutturazione. Il risultato è un edificio piuttosto diverso dall’originale. “Mi è sembrato perciò necessario creare non solo una nuova identità degli spazi, ma mostrare anche il carattere evolutivo della struttura” conclude Federico Delrosso.

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