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Il design dei Castiglioni e il marmo

Il design dei Castiglioni e il marmo

Con Arco e Snoopy Achille e Pier Giacomo Castiglioni portano in marmo nell’Olimpo del design, giocando sulle dinamiche del ready-made e dell’ironia nel più felice periodo storico dell’Italian design.

Di Giorgio Tartaro

Se dovessimo pensare, con dinamica da quiz TV, a una risposta veloce sull’utilizzo del marmo nel design, forse la prima ad affiorare sarebbe quella relativa al lavoro del geniali fratelli Castiglioni, e precisamente Snoopy e Arco per Flos.

Un utilizzo del marmo in un processo industriale ma capace di conferire unicità, per il fatto stesso di essere un blocco naturale sempre uguale nella forma ma diverso nelle venature e nei colori.

Il marmo ha, per queste due icone dei Castiglioni, la funzione primaria del solido basamento, fisico e visivo, ma è molto di più.

In Arco (1962) – la lampada che ha rivoluzionato il mondo dell’illuminazione dall’alto, svincolando dall’appensione il corpo illuminante, lavorando su luce diretta e indiretta, sul movimento nello spazio e flessibilità di alloggiamento – il marmo quasi morbido, grazie alla evidente, accentuata bisellatura e ironico-funzionale grazie all’evidente foro per infilarci un manico di scopa e poterlo “comodamente” spostare nel luogo desiderato è solido basamento e attacco a terra quasi architetturale.

Bianco, nero, venato, conferisce alla lampada un carattere sempre unico.

La flessibilità, il movimento, l’assemblaggio di materiali e soluzioni esistenti è una categoria imprescindibile per i Castiglioni. E in queste due icone tocca livelli inarrivabili, anche grazie a uno spaesamento allegorico. Quello dell’utilizzo di un materiale statuario in un gioco di morbidezza, citazione e flessibilità forse fino ad allora impensate.

In Snoopy, di qualche anno successiva (è del 1967 l’omaggio ai Peanuts) il marmo riesce persino ad essere ironico con unicità. La lieve inclinazione del cilindro di marmo richiama la prossemica del geniale bracchetto di Schultz, sempre in lotta con la filosofia e un violentissimo “stupido gatto” e fa idealmente da contrappeso al gentile musetto/paralume.

Una cosa davvero importante in questo utilizzo del marmo, della pietra naturale in due lampade icone dello star system del design è la sapiente “scala” progettata dai Castiglioni. Immaginate solo proporzioni o sproporzioni differenti per far cadere un magico equilibrio, ricadendo nel peso ove si dichiara leggerezza, nella monumentalità ove si gioca con l’ironia, nella freddezza ove luce e calore, metaforicamente, sussurrano al mondo l’esatto opposto.

I grandi designer, i più bravi progettisti dichiarano incessantemente il processo allegorico del progetto: il parlare d’altro attraverso riletture continue di forme e funzioni, indulgendo a volte sull’inatteso, scarnificando il processo, elevando la tecnica e la tecnologia senza per forza di cose farla diventare protagonista.

Arco e Snoopy, a pochi anni di distanza, sono la palese prova di come la conoscenza e l’utilizzo dolce e consapevole di materiali naturali possano consegnare alla storia due icone della luce.

Sono nuova letteratura di tutto il design Made in Italy con portata mondiale, capaci di elevare la pietra naturale a componente fondamentale del processo creativo.


Foto in attesa di liberatoria

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