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I progetti di Ignazio Gardella rivivono con le riedizioni

Grazie a un sapiente lavoro filologico e alle ricerche condotte negli archivi di designer e architetti, alcuni pezzi della storia del design vengono rieditati, superando la prova del tempo e sottolineando il valore del materiale.

Ci sono pezzi che testimoniano fortemente il loro tempo ma che allo stesso tempo colpiscono per contemporaneità. Così è per le cosiddette icone del design, firmate da Maestri come i fratelli Castiglioni, Mangiarotti, Scarpa, Caccia Dominioni, Gio Ponti, oltre che Ignazio Gardella. A quest’ultimo si devono, oltre a pietre miliari della storia dell’architettura italiana contemporanea come Casa alle Zattere a Venezia, Il PAC – Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, la casa d’abitazione ai Giardini d’Ercole firmata con Anna Castelli Ferrieri e Roberto Menghi, anche oggetti all’avanguardia ancora oggi.

Uno di questi è il tavolino Stand, disegnato da Gardella nel 1952 e oggi rieditato da Tato. La base in marmo (Carrara, Marquina o Grigio) e i piani in legno sono uniti insieme da una maniglia: un segno grafico, oltre che elemento di utilità pratica.

Ingegnere, architetto, designer, Ignazio Gardella (1905 – 1999) ha fondato nel 1947, con Luigi Caccia Dominioni e Corrado Corradi Dell’Acqua, lo storico marchio Azucena e ha dominato la scena del design e dell’architettura fino agli anni 90.

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