Ca’ Giovanni

Alfredo Vanotti

Alfredo Vanotti

EV + A lab

Dettagli progetto:

  • Committenza: Privata
  • Luogo: Sondrio, Lombardia

In questo progetto mi sono dovuto confrontare con una preesistenza (una porzione di fabbricato risale addirittura agli inizi del ‘900), adibita a stalla e a magazzino al piano terra; a fienile e a deposito al piano primo.

Generazioni passate hanno costruito questo fabbricato con tanti sacrifici, utilizzandolo poi come luogo di lavoro per il sostentamento della propria famiglia: mi sembrava pertanto doveroso tenerne conto, mantenendo il più possibile quanto realizzato sia dal punto di  vista dei materiali che della forma, cercando di realizzare un intervento di recupero.

Ritengo che il momento storico che stiamo vivendo abbia bisogno di far rinascere edifici come questo, rinnovare la loro storia, ridare “vita” ai materiali del passato. Sulle facciate esterne è stato mantenuto l’intonaco mentre internamente è stato asportato dalle pareti, riportando alla luce la pietra originaria.

Per quanto riguarda la copertura sono state mantenute, mediante un intervento di recupero e ripristino, sia la struttura portante e l’assito in castagno che il manto di copertura in lamiera ondulata arrugginita. Sono state altresì rispettate tutte le aperture inserendo serramenti in legno. Il pavimento è stato realizzato in cemento senza alcuna finitura al fine di riproporre i pavimenti tipici delle abitazioni di una volta. Quanto all’impianto di illuminazione lo stesso è stato realizzato semplicemente utilizzando dei semplici cavi a cui sono stati collegati gli interruttori di accensione delle luci. Al piano terra, nella porzione di fabbricato adibita a stalla è stata realizzata una taverna mentre il magazzino è stato trasformato in studio. Al piano primo, nell’originario fienile sono stati realizzati cucina e soggiorno mentre dove c’era il deposito sono stati realizzati camera e bagno.

Anche in questo caso, come in altri progetti, ho dato ampio spazio agli artigiani che ritengo fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle tradizioni. Ho pertanto disegnato gran parte degli arredi, realizzati poi su misura: sia il blocco cucina che il camino sono stati realizzati in ferro verniciato; il blocco cucina è stato completato con opere di falegnameria (cassetti e ante); anche i catenacci dei  portoni d’ingresso sono stati commissionati ad un abile ed esperto fabbro.

Definisco questo progetto un progetto di recupero anche perché parte degli arredi (sedie, poltrone, armadi, lampadari ecc..) sono stati “salvati” dalla distruzione, restaurati ed utilizzati. Con questo progetto ho voluto dimostrare che è ancora possibile salvaguardare gli edifici che sono la nostra storia.

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